La Consulta Diocesana delle Aggregazioni Laicali dona alimenti e prodotti per l'infanzia

fotoSi è tenuta sabato scorso, giono 22 maggio, presso la Chiesa S. Nicolò l'Arena, la Veglia di Pentecoste con la Consulta Diocesana delle Aggregazioni Laicali (CDAL). La celebrazione è stata presieduta da Mons. Salvatore Genchi, Vicario Generale dell'Arcidiocesi di Catania, e concelebrata dal Delegato arcivescovile, don Antonino De Maria. Presenti le Aggregazioni laicali per il consueto appuntamento liturgico che anche quest'anno è stato contraddistinto dalla solidarietà nei confronti della Caritas Diocesana di Catania che ha assistito alla cerimonia con Salvo Pappalardo, delegato della direzione dell'organismo diocesano. Il suo pensiero è stato rivolto ai presenti per «il profondo senso di famiglia che scaturisce dal contributo dei volontari in termini di servizio e di supporto materiale». Per l'occasione, come segno di carità, è stata raccolta una sostanziosa donazione di denaro, alimenti, prodotti e accessori per neonati e prima infanzia oltre a materiale scolastico di cancelleria. 

La Consulta delle Aggregazioni ha risposto con la consueta prontezza e generosità alla richiesta della Caritas Diocesana di Catania di avere supporto per tante famiglie che, anche a causa dell’emergenza sanitaria, si sono ritrovate in condizioni di estrema difficoltà e spesso impossibilitate a soddisfare bisogni primari come l’alimentazione e altre esigenze basilari dei minori a carico. In un solo quadrimestre, cioè nel periodo compreso tra settembre 2020 e gennaio 2021, il Centro di Ascolto dell’Help Center della Stazione Centrale ha erogato oltre un migliaio di prodotti per l’infanzia e per la scuola (pannolini, omogeneizzati, pastina, salviettine detergenti, creme, matite, quaderni, diari, etc…).

Febronia Lamicela, segretaria CDAL, ha voluto ricordare l'impegno delle Aggregazioni laicali a favore di coloro che si trovano in situazione di disagio con un breve messaggio che si riporta integralmente di seguito: 

«Celebrare anche quest’anno la Veglia di Pentecoste ancora immersi nella condizione della pandemia non ci scoraggia, anzi! lo Spirito ci ha consolato e ci consola sempre, donandoci l’esperienza gioiosa di ritrovarci comunque, e devo dire anche abbastanza numerosi, per pregare insieme e ringraziare per i doni ricevuti.

Lo Spirito ci conduce e mentre apre nuove prospettive di collaborazione, di servizio condiviso e di missione comune per le Aggregazioni laicali della nostra Arcidiocesi, ci spinge alla carità verso coloro, e sono tanti, che a causa della pandemia si ritrovano in gravi difficoltà. Devo dire che le nostre Aggregazioni sono tutto l’anno impegnate in vario modo nel servizio ai più deboli, o in attività di sostegno alle diverse forme di povertà; tanti sono anche i volontari Caritas appartenenti alle diverse e preziose espressioni dell’associazionismo laicale diocesano e che costantemente sostengono con la loro laboriosità le varie attività di servizio che la nostra Caritas offre ai più poveri. Ciò è accaduto anche in questo tempo di pandemia, nonostante le restrizioni. Ma oltre a tutto ciò, come Consulta delle Aggregazioni Laicali, è ormai consolidata l’esperienza di rispondere coralmente alle necessità della Caritas diocesana con segni particolari durante occasioni particolari. La Veglia di Pentecoste è una di queste occasioni particolari e quest’anno, per rispondere alle necessità delle tante famiglie in difficoltà assistite dalla Caritas, le Aggregazioni hanno donato con la consueta generosità alimenti e materiale vario per neonati e bambini. Certo, è solo un segno, ma proprio perché segno rimanda ad una realtà più alta: Papa Francesco ci ha ricordato che “la carità, vissuta sulle orme di Cristo, è la più alta espressione della nostra fede e della nostra speranza” (Messaggio per la Quaresima 2021).

Potrebbe sembrare anche troppo poco a fronte delle enormi e crescenti necessità che osserviamo in tante famiglie del nostro territorio …ma Papa Francesco ci dice ancora che “Il poco, se condiviso con amore, non finisce mai, ma si trasforma in riserva di vita e di felicità.”(ib.)

Ringrazio perciò di cuore le Aggregazioni laicali della nostra Arcidiocesi, e ringrazio don Piero, don Gino, Salvo e tutti i cari fratelli e sorelle della nostra Caritas, i quali ci danno l’opportunità di condividere con amore questo “poco” che dà senso alla nostra fede e ci rende felici nello Spirito».

(25/05/21)

 

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