Il Centro Formativo “Livatino” a San Giorgio compie un anno

L’obiettivo è arginare la dispersione scolastica nei quartieri a rischio. Il direttore Don Piero Galvano: “La buona istruzione per consentire ai bambini di costruire la propria autonomia di domani”.

CATANIA. Si è concluso nelle scorse settimane il primo anno del progetto del Centro Formativo per bambini “Rosario Livatino – Cultura e Legalità” promosso dall’Arcidiocesi di Catania e realizzato da Caritas Diocesana di Catania, Parrocchia Maria Ausiliatrice e San Domenico Savio e Istituto Comprensivo Statale San Giorgio”, grazie anche al contributo dell’8xmille alla Chiesa Cattolica. Dallo scorso ottobre le volontarie del Centro hanno seguito 20 studenti della scuola primaria provenienti da famiglie con fragilità economiche assistite dalla Parrocchia e dalla Caritas. Un servizio che ha permesso ai ragazzi di beneficiare di doposcuola, recupero, potenziamento con positive ripercussioni nel corso dell’anno scolastico che si è da poco concluso.

Un segno tangibile sul territorio di supporto alle famiglie, fortemente voluto dal nostro Arcivescovo, Mons. Luigi Renna – spiega Don Piero Galvano, direttore della Caritas Diocesana di Cataniache vuole rappresentare anche una modalità virtuosa di collaborazione tra la Chiesa e la Scuola nell’ottica di arginare la dispersione scolastica in una realtà periferica come San Giorgio. Come Caritas siamo impegnati anche su questo fronte perché crediamo che la buona istruzione sia un elemento fondamentale per stimolare una crescita sana che possa permettere a questi bambini di costruirsi l’autonomia del futuro”.

Ospitato all’interno dei locali concessi gratuitamente alla Parrocchia dal Comune di Catania, il progetto ha coinvolto venti bambini dell’Istituto ‘San Giorgio’ in seguito a specifiche segnalazioni da parte dei consigli di classe, scaturite da osservazioni sistematiche formali e informali. Un percorso condiviso che ha visto la Scuola e le volontarie della Parrocchia procedere sulla base di modalità di intervento concordate che si sono concretizzate in attività di recupero e di potenziamento con risultati positivi per l’iter di apprendimento.

È innegabile il valore aggiunto che la cooperazione tra scuola e territorio garantisce in merito all’azione apprenditiva degli alunni, ancora di più in scuole ubicate in contesti territoriali definiti “aree a rischio” - evidenzia la prof.ssa Concetta Manola, dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo ‘San Giorgio’ -. Noi abbiamo avuto l’opportunità di poter contare su questa sinergia che si è sprigionata a partire dall’anno scorso e che ha permesso un percorso di accompagnamento a vantaggio dell’iter formativo e dei risultati. Una collaborazione che è stata ulteriormente arricchita da una donazione della Caritas di materiale di cancelleria e di testi, ben sicuri che possa essere di buon auspicio per migliorare la qualità di questi bambini che diventeranno i protagonisti di domani e di una società migliore”.

Donazioni di materiale scolastico sono state effettuate da Caritas Diocesana anche alla Parrocchia in vista del prossimo anno, grazie al contributo dell’8xmille alla Chiesa Cattolica. Il progetto si colloca in una realtà parrocchiale della periferia catanese già particolarmente attiva e in un contesto di grande vivacità nella cura e tutela dei più piccoli, considerando la presenza di oltre 600 bambini iscritti al catechismo e che beneficiano, nel corso dell’anno, anche di altre occasioni di socialità e formazione. Un’esperienza che potrebbe ancora crescere nei prossimi anni.

Abbiamo riscontrato un duplice effetto - dichiara don Fabio Vassallo, parroco della Parrocchia Maria Ausiliatrice e San Domenico Savio: nei ragazzi c’è stato un cambiamento quasi radicale dal punto di vista comportamentale perché sono riusciti a creare legami solidi e a vivere un clima familiare nell’ambito della comunità parrocchiale; dall’altra parte molte famiglie si sono riaccostate alle Chiesa che hanno percepito particolarmente vicina grazie a questo gesto di solidarietà. Per il futuro abbiamo tante richieste da parte dei genitori, ma dobbiamo procedere con cura e attenzione, in quanto è un servizio di grande importanza e delicatezza che deve essere gestito adeguatamente per poter continuare a dare dei buoni risultati”.

Per il prossimo anno c’è la prospettiva di proseguire lungo il solco già tracciato, ma si stanno anche studiando modalità che possano favorire l’ampliamento del servizio ad altri bambini e ad altri Istituti che hanno manifestato l’intenzione di partecipare a questa rete territoriale che in tal modo potrebbe continuare a estendersi. Un meccanismo virtuoso che “ci impegniamo a portare avanti per coinvolgere altre famiglie - conclude Salvatore Pappalardo, vicedirettore della Caritas Diocesana -, consapevoli dell’importante supporto che possiamo fornire nell’indirizzare questi bambini lungo percorsi di legalità che sono ispirati anche dal nome del progetto che è dedicato alla straordinaria figura del giudice Rosario Livatino”.

(21/07/23)

 

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