A scuola dalla Caritas Diocesana. Il pranzo preparato dai ragazzi dell'Ipssat “Rocco Chinnici” di Nicolosi

CATANIA. Un'esperienza in Caritas perché la scuola possa contribuire anche alla formazione di cittadini che sappiano apprezzare e diffondere i valori della solidarietà e della condivisione. Stamattina, alcuni studenti dell'Ipssat “Rocco Chinnici” di Nicolosi, accompagnati da Anna Dolei e Anna Morandi, insegnanti di religione dell'Istituto alberghiero, hanno preparato il pranzo alla mensa “Beato Dusmet” della Caritas Diocesana di Catania per gli assistiti che si sono recati nei locali della Parrocchia “Resurrezione del Signore” di Librino. La mensa, attiva a pranzo per quattro giorni a settimana, offre circa 250 pasti per ogni servizio agli assistiti che provengono principalmente dai quartieri periferici a rischio criminalità e a basso tasso di occupazione come S. Giorgio, Villaggio S. Agata, Librino, Zia Lisa e Monte Po.

Gli studenti hanno preparato e servito il pranzo per i meno fortunati della Città, un'esperienza dall'impatto emotivo certamente unico. «La giornata di oggi – ha sottolineato Anna Morandi – vuole essere un momento di solidarietà dei nostri alunni che si rendono conto delle esigenze del territorio. Devo ammettere che c'è stata una grande partecipazione e faccio i complimenti ai docenti di cucina e di sala, perché i ragazzi hanno condotto il servizio con grande professionalità».

Un pranzo speciale che ha coinvolto i ragazzi in tutte le fasi: dall'organizzazione alla preparazione. «Il menù della giornata – ha spiegato Anna Dolei – ha previsto spaghetti con vellutata di ceci, una frittata di patate e cipolle, un'insalata mista, il dolce, e le bevande. Parte del materiale è stato acquistato proprio dai ragazzi del “Chinnici” che hanno contribuito con un loro pensiero».

Alla riuscita del servizio hanno contribuito anche Orazio Leonforte e Turi Leonardi, proprietari dell'azienda “Sughi del Principe”, che hanno donato i loro prodotti e l'azienda F.lli Vescera che ha offerto il pane. «Abbiamo avuto il piacere di donare – hanno spiegato Leonardi e Leonforte – la vellutata di ceci e un pesto Etna. Aiutare è importante, non ci sono altre parole».

 

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