Concorso nazionale per le scuole: "Antenne che intercettano"

foto archivio(comunicato stampa di Caritas Italiana)

La situazione che tutta l’umanità sta vivendo a causa della pandemia è fonte di profondo disagio, soprattutto per le persone più fragili e vulnerabili. Ora è necessario riconoscere cosa sta cambiando nella nostra vita con riferimento alle modalità di interazione, di studio e di lavoro, all’uso della tecnologia, ai modelli di sviluppo economico, alla politica, alla società, allo spazio globale. A partire dalla nostra responsabilità, per non essere solo semplici spettatori del cambiamento, occorre saper “intercettare” nella fitta rete di relazioni e interazioni quotidiane, i più vulnerabili.

Un’attenzione particolare va data ai giovani, privati nel periodo dell’emergenza sanitaria, della socialità e del contatto fisico, limitati a interagire con amici, insegnanti e compagni di classe, solo attraverso uno schermo. Ma i giovani sono anche i potenziali artefici e i protagonisti di un cambiamento e di nuove pagine da scrivere per trovare diversi modi di essere comunità. «Artigiani di sogni e di speranza» li ha definiti papa Francesco e, in questo processo di realizzazione dei sogni e delle speranze, abbiamo il dovere e la responsabilità di incoraggiarli e sostenerli.

C’è bisogno dell’impegno di tutti per andare oltre l’emergenza e costruire una visione per il futuro attraverso veri e propri “anticorpi della solidarietà”. Ne hanno dato prova le decine di migliaia di volontari, tra cui proprio tanti giovani, il cui desiderio più grande è stato di rendersi utili e di fare squadra, lavorando insieme. Questa allora è la vera sfida, a partire proprio dai banchi di scuola: continuare ad offrire ascolto, essere radar, antenne dinamiche, capaci di osservare, localizzare, intercettare bisogni e costruire relazioni attente, autentiche e anche innovative. Mantenendo sempre uno sguardo rivolto verso l’alto e verso l’altro, come fanno i bambini. Solo così lo sguardo riesce a spingersi lontano, a spaziare verso nuovi orizzonti, senza ripiegarsi sul presente.

Possono partecipare al concorso gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado di istruzione, in forma individuale o in gruppo, i quali dovranno documentarsi sul tema oggetto del bando.

Per partecipare al concorso, si invitano gli studenti ad approfondire le tematiche del bando, avvalendosi dei materiali messi a disposizione dalla Caritas Italiana. Gli studenti, preferibilmente in gruppo, potranno partecipare inviando, a scelta: • fotografie/disegni/messaggi social • breve scritto (max. 1.800 battute spazi inclusi) • breve video/spot (max 2 minuti).

Gli elaborati, accompagnati dalla scheda di iscrizione, contenente i dati anagrafici dei partecipanti e i dati della scuola di appartenenza, e da un’eventuale altra scheda esplicativa del percorso didatti-co realizzato, dovranno essere inviati entro il 2 marzo 2022 alla casella concorso.miur@caritas.it

CLICCA PER SCARICARE BANDO, SCHEDA DI ISCRIZIONE E LIBERATORIE

(25/09/21)

 

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