Breve riflessione del direttore don Piero Galvano n. 11 (16/05/20)

don pieroCarissimi collaboratori e volontari Caritas,

innanzitutto vi saluto fraternamente nel nome del Signore Gesù. Spero che stiate bene.

Il Signore sia sempre con voi e con i vostri familiari!

Desidero condividere con voi, ancora una volta, un’altra breve riflessione su un brano del Vangelo di Giovanni, in cui si narra la risurrezione di Lazzaro.

 

DAL  VANGELO  SECONDO  GIOVANNI

Era allora malato un certo Lazzaro di Betània, il villaggio di Maria e di Marta sua sorella…All'udire questo, Gesù disse: «Questa malattia non è per la morte, ma per la gloria di Dio, perché per essa il Figlio di Dio venga glorificato»…Venne dunque Gesù e trovò Lazzaro che era già da quattro giorni nel sepolcro…Intanto Gesù, ancora profondamente commosso, si recò al sepolcro; era una grotta e contro vi era posta una pietra. Disse Gesù: «Togliete la pietra!». Gli rispose Marta, la sorella del morto: «Signore, già manda cattivo odore, poiché è di quattro giorni».Le disse Gesù: «Non ti ho detto che, se credi, vedrai la gloria di Dio?».Tolsero dunque la pietra. Gesù allora alzò gli occhi e disse: «Padre, ti ringrazio che mi hai ascoltato. Io sapevo che sempre mi dai ascolto, ma l'ho detto per la gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato».E, detto questo, gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!».Il morto uscì, con i piedi e le mani avvolti in bende, e il volto coperto da un sudario. Gesù disse loro: «Scioglietelo e lasciatelo andare». (Gv 11, 1.4.17;38-44).

Nel Vangelo di Giovanni si racconta l’episodio della morte di Lazzaro che Gesù risuscita dai morti. (Gv 11,1-44). E nello stesso Vangelo Gesù afferma: “…anche chi crede in me, compirà le opere che io compio e ne farà di più grandi…” (Gv 14,12). In verità, fino ad oggi, che io sappia, nessuno ha mai risuscitato un morto: perché? Penso che nessuno finora abbia avuto fede al 100% in Gesù, ma questo non significa che Lui non sia presente o che non agisca nelle persone in altra maniera.

È sempre Gesù che  anche oggi “risuscita” i morti e ci “ridona la vita”: in che modo? Quando noi lo accogliamo nei nostri cuori e nei nostri pensieri, come punto di riferimento della nostra esistenza, egli ci fa passare dal male di vivere alla voglia di vivere, dalla tristezza alla gioia del cuore, dalla depressione alla serenità, dalla “morte spirituale” alla fede certa, da un cuore di pietra che non perdona a un cuore di carne che ha compassione e si commuove al ritorno del figlio; da una vita senza senso, costruita sulla “sabbia”, su tutto ciò che è superfluo ed effimero, ad una esistenza fondata sulla “roccia” della sua Parola, che non passa mai e ci conduce alla Vita Eterna.

Chi ha toccato il cuore del nostro fratello ladro che dopo 6 anni è venuto a chiedere perdono per tutto quello che aveva rubato nel 2014 in Parrocchia (Parrocchia Padre Pio)? Mi ha detto che provava in cuore un’inquietudine profonda tutte le volte che in macchina passava davanti alla Parrocchia: è venuto, ha chiesto perdono e ci siamo abbracciati.

Oppure, chi ha dato pace e serenità profonda a due mamme, Lucia e Santa, che hanno perso prematuramente i loro figli, se non il Signore che ridona la vita a chi è nella disperazione e nel dolore?

E, inoltre, chi ha dato la forza ad una giovane mamma, a cui è stata uccisa la figlia di 19 anni dall’ex-fidanzato, di perdonarlo pubblicamente durante il funerale, se non il Signore Gesù? Ed è stato ancora una volta solo Lui che ha “risuscitato” i genitori di Antonella, così si chiamava la ragazza, da una probabile pazzia esistenziale.

L’Apostolo Pietro, negli Atti degli Apostoli, afferma risolutamente: “In nessun altro c'è salvezza; non vi è infatti, sotto il cielo, altro nome dato agli uomini, nel quale è stabilito che noi siamo salvati" (At 4,12). E questo nome è Gesù Cristo.

La Pasqua che abbiamo celebrato ci aiuti, quindi, a riscoprire la nostra fede battesimale, con la certezza che se moriamo con Lui, con Lui anche vivremo.

 

Maria, Madre della Chiesa, aiuti e guidi il nostro cammino.

In Cristo Gesù

Don Piero Galvano

(Direttore Caritas)

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(16/05/20)

 

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