Accoglienza e integrazione sull'esempio di Papa Francesco: incontro sul tema “Ero forestiero e mi avete ospitato”

Interrogare la comunità parrocchiale al valore dell'accoglienza domestica ai migranti sull'esempio di Papa Francesco. Promuovere l'integrazione tra differenti culture oltre stereotipi e false verità sull'immigrazione. Se ne è parlato al Santuario San Francesco d'Assisi all'Immacolata di Catania nell'ambito dell'incontro sul tema: “Ero forestiero e mi avete ospitato”, promosso dall'Ordine Francescano Secolare in collaborazione con la Consulta per le Aggregazioni Laicali della Diocesi. Relatori: don Piero Galvano, Direttore Caritas Diocesana, don Giuseppe Cannizzo, Direttore Ufficio Migrantes di Catania e don Santino Tornesi, Direttore Ufficio Migrantes di Messina.

Don Piero Galvano ha posto l'accento sul problema della “prima accoglienza” ai migranti che sbarcano a Catania affrontando il dramma dei minori stranieri non accompagnati e ribadendo l'invito del Santo Padre a farsi prossimo dei più bisognosi. Sollecitazione estesa alle parrocchie, intese come Comunità dei credenti che devono interrogarsi sulla possibilità di accoglienza, da parte delle famiglie, sia di profughi che di persone senza fissa dimora. Quest'ultimo aspetto di particolare importanza vista l'emergenza abitativa in città. “A riguardo - ha sottolineato il direttore Caritas - ci stiamo adoperando nella ricerca di locali da adibire a dormitori per uomini soli o separati, visto che per donne sole con minori a carico sono già attivi in Caritas tre Gruppi Appartamento”.

Dalla prima accoglienza all'integrazione attraverso la fede ne ha parlato il diacono Cannizzo ricordando il culto cristiano delle comunità di immigrati dello Sri Lanka verso Sant'Agata, Patrona cittadina. Una venerazione che affonda le sue radici nella storia della cultura e della tradizione cattolica srilankese, risalente al primo decennio del novecento e che ogni prima domenica di ottobre richiama in Cattedrale centinaia di fedeli provenienti da tutta la Sicilia. Devozione che a partire dagli anni 80, con l'arrivo della prima colonia di srilankesi a Catania, ha permesso all'intera comunità di essere riconosciuta come esempio di integrazione positiva al pari dei mauriziani.

L'intervento proposto invece dal direttore dell'Ufficio Migrantes di Messina ha riguardato i numeri relativi ai migranti sbarcati in Sicilia riproponendo la linea già esposta dalla Fondazione Migrantes di un'accoglienza diffusa tra tutti gli 8000 Comuni italiani. Ovvero ridistribuire i migranti in transito in Italia in almeno la metà dei comuni: per un' accoglienza più gestibile e senza spreco di risorse.

L'incontro ha voluto ricordare lo 'Spirito di Assisi', momento di preghiera per la pace tra leader di diverse religioni voluto ad Assisi nel 1986 da S. Giovanni Paolo II, del quale quest'anno ricorre il 29° anniversario. Per questo motivo come gesto concreto di solidarietà durante la serata sono stati raccolti 55 litri di olio extra-vergine di oliva da destinare alla Caritas Diocesana per le esigenze della mensa dell'Help Center. Altro segno importante sarà il pranzo per i poveri che si svolgerà all'interno del Santuario San Francesco d'Assisi all'Immacolata il prossimo 22 novembre in occasione della memoria di Santa Elisabetta d'Ungheria, patrona dell'Ordine Francescano Secolare.

Il commiato finale è stato fatto da Alfio Pagliaresi, dell'Ordine Francescano Secolare, volontario Caritas, che ha ricordato il compianto Pippo Maccarrone, scomparso qualche giorno fa il cui ricordo è ancora vivo nei volontari che lo hanno conosciuto.

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