La Caritas di Catania fa ‘impresa’:3 nuove realtà imprenditoriali avviate con il Prestito della Speranza

Un punto mobile per la vendita di prodotti tipici locali, un risto-bar ed una pasticceria. Sono queste le tre startup avviate dalla Caritas Diocesana di Catania nel 2015 grazie al Prestito della Speranza: strumento di microcredito promosso dalla Cei e realizzato in collaborazione con il gruppo Intesa-San Paolo, rivolto a famiglie e soggetti che desiderano avviare attività commerciali e imprenditoriali per un importo massimo di 25 mila euro. Nell'anno in corso sono stati finanziati complessivamente 60 mila euro per tre differenti prestiti.

Il primo di 15 mila euro ha permesso ad un giovane agente di commercio dall'esperienza decennale di diventare 'agente' di se stesso e scommettere sulla vendita e la promozione dei prodotti tipici siciliani. Con i soldi ricevuti dal Prestito della Speranza ha potuto aprire la partita Iva, acquistare una vettura per la vendita dei prodotti e le materie prime da immettere sul mercato.Il secondo prestito di 25 mila euro è servito per l'avvio di un'impresa familiare. Marito e moglie insieme ai tre figli apriranno un risto-bar con laboratorio di tavola calda e gastronomia. Il finanziamento erogato ha permesso di coprire le spese per la ristrutturazione dei locali e per l'acquisto di arredamenti e macchinari.

“Il risto-bar si chiamerà 'Heaven': – ha dichiarato la sig.ra Santina Quattrocchi beneficiaria del prestito - un nome che non abbiamo scelto a caso. L'avvio dell'attività rappresenta il 'paradiso', visto che eravamo disperati e in famiglia non avevamo neanche i soldi per mangiare”. Poi, mi è stato consigliato di rivolgermi alla Caritas e grazie a tante persone che hanno creduto in noi cominciamo una nuova vita dopo anni di lavoro precario nel campo della ristorazione”.

Il terzo prestito dall'ammontare di 20 mila euro ha permesso invece ad una donna sola con figli a carico in età scolare di realizzare il sogno di aprire una pasticceria a Misterbianco. In questo caso il Prestito della Speranza è servito per sostenere il costo di gestione dell’attività, per il pagamento iniziale delle utenze e per l’acquisto delle materie prime. “Proprio la Caritas - ha dichiarato don Piero Galvano, Direttore Caritas – aiuta a non perdere la speranza a chi ha perso il lavoro in tempo di crisi”.

Il servizio di Microcredito in Caritas è attivo dal 2010, quattro gli strumenti: Microcredito etico-sociale; Microcredito regionale; Prestito della Speranza, famiglie e imprese; Microcredito per sovra-indebitamento e lotta all’usura. “Come Caritas - ha spiegato infine Salvo Pappalardo, referente servizio Microcredito - seguiamo passo dopo passo i soggetti che intendono avviare l'impresa attraverso l'ascolto, lo studio di fattibilità, la stesura del business plan, e nel predisporre l'istruttoria da sottoporre agli enti di valutazione, quali VO.B.I.S, (Volontari Bancari per le Iniziative per il Sociale) e Intesa-Sanpaolo. Il Prestito della Speranza permette a soggetti che non hanno credibilità creditizia e finanziaria di ottenere un finanziamento che altrimenti sarebbe negato”.

Comunicato Stampa

 

 

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